cappella bacci frescoes

2000
arezzo

La Cappella Maggiore della Basilica di San Francesco, affrescata da  Piero Della Francesca  nel corso del XV secolo,  è stata riaperta al pubblico dopo il restauro conservativo nell’aprile del 2000.

Il progetto doveva da un lato risolvere il delicato problema dell’inserimento dei corpi illuminanti all’interno dello spazio affrescato, dall’altro riuscire a garantire un’illuminazione ottimale sia dal punto di vista dell’uniformità che da quello della conservazione.

Sperimentazioni sul campo e simulazioni con modelli in scala

Il progetto finale ha previsto la realizzazione di un elemento removibile posto a terra al centro dello spazio affrescato.  La progettazione è stata condotta dal punto di vista illuminotecnico selezionando le sorgenti luminose più adatte alla corretta percezione dei colori e verificando la geometria di illuminazione delle singole aree affrescate sia mediante sperimentazioni sul campo, sia con simulazioni con modelli in scala.

Sintesi di aspetti tecnologici e di aspetti formali

L’elemento illuminatore centrale, da cui partono 48 diversi fasci luminosi, è una sintesi degli aspetti tecnologici per l’orientamento, il raffreddamento e l’alimentazione delle sorgenti luminose e gli aspetti estetici e formali per il suo inserimento all’interno della Cappella. 
L’elemento è costituito da una sottile piattaforma ovale, alloggio dei giunti cardanici per l’orientamento delle sorgenti, sospesa a circa due metri di altezza da quattro esili gambe sagomate.  All’interno delle gambe passano tutte le connessioni elettriche con la base dove trovano alloggio i gruppi di alimentazione e di controllo.

 

client

Enel Spa 

design team

G. Traverso, P. Vighy
G. Muñoz, M. Bizzaro, S. Valenti
TiFS Ingegneria Padova (artistic supervision)

photo credits

traverso-vighy