amstelhoek_nl

2022

amsterdam

 

 

Un’abitazione prefabbricata leggera posta su di una torbiera nel paesaggio agricolo a sud di Amsterdam. Due unità tra loro sinergiche, in cui strutture, impianti e rivestimenti sono stati prodotti con tecnologie a controllo numerico e pre-assemblati in Italia da una rete di aziende specializzate del territorio prima di essere trasferiti nel sito olandese.

 
produzione digitale e progettazione integrata

Il progetto riguarda la costruzione di un’abitazione privata, localizzata sull’ansa del fiume Amstel, nel villaggio di Amstelhoek, nella prima periferia di Amsterdam.

Un edificio completamente prefabbricato, anche nelle sue componenti di arredo e impiantistiche, prodotto e premontato in Italia da una squadra di maestranze artigianali ed industriali, per poi essere trasportato nel sito olandese.

Il progetto del nuovo edificio è stato ragionato, per inserirsi in modo leggero e reversibile nel contesto agricolo, per instaurare con esso relazioni visive e per massimizzare le performance energetiche della nuova costruzione.

E’ stato sperimentato un processo di produzione per componenti, simile a quello di un prodotto industriale di qualità, assicurata da macchine a controllo numerico e dalle capacità artigiane coinvolte. Un lavoro reso possibile da una apprezzabile attitudine allo scambio di informazioni da parte di tutti i soggetti coinvolti sia nella fase del progetto, della produzione e del montaggio finale.

 
energia e reversibilità

Il lotto di Amstelhoek è un’ampia torbiera –wetland-, attorniata da canali e protetta a nord-ovest dall’argine del fiume Amstel. Il suo terreno è posto al di sotto della quota del fiume e, nonostante il livello dell’acqua di falda sia puntualmente controllato da un sistema di idrovore, gran parte della sua superficie è calpestabile con difficoltà nei piovosi mesi invernali.

Il progetto prevede la costruzione di due edifici sinergici sia dal punto di vista funzionale che impiantistico, entrambi portati da una platea in cemento armato su pali vibro infissi, realizzata in loco.   

I due volumi edilizi sono uniti da un deck sospeso, collegato, attraverso una lunga passerella pedonale al molo per imbarcazioni sull’argine del fiume.

Il progetto si è posto come obiettivo il rispetto del territorio e un’idea di costruzione totalmente reversibile, scegliendo come tecnica costruttiva l’impiego di pannelli CLT (Cross Laminated Timber). 

Per massimizzare le performance energetiche, sono stati previsti involucri molto isolati, sistemi di condizionamento a pompa di calore alimentati da impianto fotovoltaico.

 

lofthome

Il solo involucro dell’edificio principale lofthome® è stato costruito in Olanda, mentre al suo interno è stato realizzato un edificio multipiano in CLT, prodotto in Italia, contenete al suo interno tutte le funzioni abitative e impiantistiche.

La lofthome® è un involucro prefabbricato open-space in acciaio e vetro, un modulo flessibile e ben isolato, con pannelli sandwich a vista, la cui forma è ispirata dagli shed agricoli tradizionali olandesi.

Il modulo multipiano interno persegue l’idea di utilizzare il legno come elemento strutturale ed estetico del progetto e la sfida di poter assemblare per pezzi l’intera struttura all’interno dell’involucro olandese, con tolleranze di pochi millimetri.

La progettazione ha ricalcato, precedenti esperienze dello studio in campo navale, consentendo di arrivare ad una forte integrazione tra struttura ed impianti, arredi e sistemi di illuminazione. L’impiego di tecnologie a controllo numerico ci ha permesso di pensare a soluzioni di arredo e passaggi impiantistici direttamente lavorati sul pannello CLT, evitando ulteriori rivestimenti.

La struttura si inserisce nell’involucro affacciandosi sullo spazio aperto a tutt’altezza con vista attraverso la vetrata principale, orientata ad est.

 

depandance

La depadance si affianca alla casa principale ed è pensata come un ampliamento dello spazio residenziale, dedicata alla musica, alla lettura e all’ospitalità di amici. 

La sua forma irregolare è stata pensata come un cono prospettico aperto verso il paesaggio. Una mini-house di 50 mq, dotata di bagno, di piccola cucina a scomparsa e di soppalco.  Il vano tecnico, con centrale termica e pompa di calore per entrambe le unità abitative, è integrato sulla facciata cieca a nord-ovest e risulta protetto e mitigato dal rivestimento ispezionabile in listelli di legno.

La tecnica costruttiva è sempre in CLT e risulta estremamente leggera: è controventata da esili contrafforti interni e dal tirante di rinforzo sulla facciata vetrata. Le soluzioni di arredo sono integrate nelle lavorazioni a controllo numerico della struttura: le fresature per i ripiani metallici della libreria, l’incasso delle barre led per l’illuminazione nei pannelli di copertura, lo spazio a scomparsa della cucina nel sottoscala.

L’intero edificio è stato premontato a Schio (Vicenza)  in modo da mettere a punto tutte le soluzioni impiantistiche e di isolamento e per testare l’installazione di serramenti e sistemi di illuminazione. Anche l’impianto idraulico della centrale termica è stato completamente prefabbricato e preventivamente ancorato ad uno dei pannelli strutturali dell’edificio.
Il sistema di coibentazione della copertura è stato realizzato per moduli, integrando il sistema di ventilazione e le doghe in lamiera del rivestimento esterno.

L’intera struttura lignea, così come le pareti ventilate esterne in legno di larice, sono state bruciate a fiamma e oliate. Una tecnica tradizionale, che evita l’utilizzo di sostanze chimiche, per migliorare la resistenza meccanica e la protezione all’ambiente umido esterno.

 

Cliente

Private

 

Design Team

Giovanni Traverso e Paola Vighy

con C. Baggio, M. Guerra, J. Vantini

 

Photo Credits

Alessandra Chemollo